Digitalizzazione e sviluppo sostenibile
Le imprese attente al risparmio energetico e alla produzione sostenibile trovano nella trasformazione digitale un alleato importante, promuovendo interessanti opportunità per nuovi business, in un futuro etico e sostenibile.
La capacità di rispondere in maniera efficace alle sempre più numerose sfide ambientali e sociali, mantenendo elevata competitività del sistema produttivo, è la sfida che l’umanità dovrà affrontare per i prossimi anni. Le tecnologie digitali e lo sviluppo innovativo impatteranno sulle dinamiche economiche, politiche e sociali, offrendo utili soluzioni per sviluppare modelli di business e di consumo basati sulla ottimizzazione delle risorse e efficientamento dei processi produttivi.
Il modello di crescita economica “Lineare” dove risorse e materiali seguono un flusso che inizia con l’estrazione delle materie prime e termina con lo smaltimento post-consumo dei prodotti finiti, lascia il posto ad un modello “Circolare” dove, attraverso una serie di “ricircoli”, si raggiunge la massima valorizzazione di componenti e prodotti, processo che ha come fine ultimo, in un’ottica di lungo periodo, la sostenibilità ambientale.
Oggi per un’impresa sarebbe impossibile prescindere da comportamenti socialmente responsabili. Il fenomeno, generato dall’avvento del web e delle piattaforme social, ha sviluppato la partecipazione e la consapevolezza del consumatore. L’innovazione tecnologica ha imposto alle aziende di adottare comportamenti sostenibili e socialmente responsabili (pena la perdita di clientela), e ha implementato una serie di strumenti innovativi per agevolare il percorso verso una produzione responsabile.
Le pratiche sostenibili si devono estendere a tutta filiera produttiva e a tutte le fasi del ciclo di vita di un prodotto. L’economia circolare impone l’adozione di un approccio sistemico e l’applicazione delle tecnologie 4.0 a tutto il processo produttivo che può permettere il ridisegno di prodotti, modelli di business e filiere logistiche in chiave sostenibile.
La sostenibilità ambientale è una necessità e le risorse che abbiamo a disposizione sono destinate a esaurirsi: occorre una visione di lungo periodo sia per evitare che questo succeda, sia per fare in modo che lo sviluppo economico abbia più coscienza degli equilibri ambientali danneggiati, con conseguenze negative sull’ecosistema del pianeta, in alcuni casi irrecuperabili.
In questa ottica, la tecnologia digitale è un potente strumento a disposizione dei decision maker, perché consente di ottimizzare il processo di produzione, approvvigionamento e consumo di energia. La digitalizzazione consente di avere una realtà misurabile, interconnessa e basata sulla circolazione delle informazioni, è un processo destinato a cambiare tutti gli aspetti della società in cui viviamo.
Tutti i settori economici hanno l’opportunità di investire nella ricerca e nello sviluppo sostenibile, grazie alle tecnologie digitali, questo obiettivo è molto più semplice da raggiungere rispetto al passato. Il modello della Green Economy, o Economia Verde, si ispira proprio a questi principi di efficienza produttiva nel rispetto dell’ambiente.
Il passaggio verso la Green Economy, infatti, ha dei limiti che dipendono dal costo più elevato dovuto alla novità di alcuni procedimenti e dal rendimento a volte più basso, che nel breve periodo appare più sconveniente rispetto alle tecnologie tradizionali, ma i vantaggi per l’ambiente sono innegabili.
La digitalizzazione deve muoversi di pari passo con la sostenibilità ambientale, dove lo sviluppo di software per tecnologie ambientali e in generale la tecnologia digitale consentono di ottimizzare il processo di produzione, approvvigionamento e consumo di energia.
Anche le azioni degli individui possono contribuire a salvare una piccola parte del pianeta in cui viviamo indirizzando le scelte di consumo, ad esempio, verso prodotti a basso impatto ambientale che riducano il consumo di energia, rispettino i cicli naturali di produzione e si preoccupino dello smaltimento sostenibile del prodotto alla fine del suo utilizzo.
La parte più considerevole in questo processo di cambiamento è però affidata ai governi dei singoli paesi e alle aziende, che possono decidere se adattarsi alle scelte di consumo consapevole e all’efficienza energetica, o altrimenti, venire inevitabilmente travolti dal cambiamento.
